Obiettivi

Il progetto, finanziato dalla misura 214 sottomisura 2 azione A del PSR Sicilia 2007-2013, ha avuto lo scopo di realizzare dei campi collezione ex situ e un centro per la produzione di piante madri di germoplasma siciliano di specie vegetali agrarie o selvatiche, erbacee e arboree, a rischio di erosione genetica o di estinzione, proveniente da precedenti collezioni dell’Università degli Studi di Catania e da altri Enti pubblici e privati.
L’esigenza di preservare genotipi autoctoni e varietà tradizionali si è manifestata da tempo, man mano che si acquisiva consapevolezza degli effetti negativi della perdita dell’agrobiodiversità tradizionale.
A causa dell’introduzione in coltura di nuovi genotipi più produttivi, sono state abbandonate vecchie varietà, caratterizzate da un profilo qualitativo e spesso salutistico migliore e che erano in grado di caratterizzare e identificare il territorio.
Al fine di preservare la biodiversità tradizionale sono state attivate delle strategie complementari e cioè la conservazione nei luoghi di origine (in situ o in farm) o in apposite banche date delle sementi (ex situ).
Il fenomeno dell’erosione genetica è molto grave per il nostro ambiente: il World Conservation Monitoring Centre afferma che circa 7% di tutte le specie vegetali del Mediterraneo sono minacciate o a rischio di estinzione; all'Italia, in particolare, è attribuito il 4% di specie in pericolo. La Sicilia, in particolare, insieme al resto dell'Italia meridionale, è parte integrante del centro di origine Mediterraneo.
Diverse specie coltivate sono native di quest’area e molte tra le piante erbacee alimentari, medicinali e officinali, da orto, piante legnose da frutto, sono state domesticate in quest'areale. Da un recente studio è emerso che, nell'Italia meridionale e insulare, più di 500 specie nel tempo sono state coltivate per uso alimentare e non. La rinnovata attenzione su queste specie, scaturita dall’esigenza di diversificare i sistemi colturali mediterranei, rappresenta un’opportunità per sviluppare progetti di raccolta, conservazione, valutazione e uso sostenibile di queste risorse.
La Regione Siciliana rappresenta un territorio, dove l’antica coltivazione, l’eterogeneità dei contesti colturali, la sagacia dei coltivatori del passato hanno consentito la formazione di un patrimonio genetico e colturale unico, a rischio di scomparsa per l’estinzione di alcune specie e soprattutto per la grave erosione genetica che si sta determinando, a causa dell’introduzione indiscriminata di nuove cultivar migliorate che, se da una parte hanno il merito di assicurare più elevate rese, dall’altra stanno comportando la scomparsa di antichi genotipi che, per valenza nutrizionale, organolettica, pabulare, nutraceutica, cosmeceutica, decorativa del prodotto utile, rappresentano una preziosa risorsa da preservare.
Accanto alle piante di diretto interesse alimentare ve ne sono altre, quali le foraggere, da biomassa, condimentarie e aromatiche, le stesse ornamentali che meritano di essere attentamente ricercate e valorizzate anche perché alimentano importanti comparti dell’agricoltura isolana. Per alcune di queste, inoltre, si tratta di specie presenti allo stato spontaneo, che appaiono, per motivi diversi, meritevoli di essere attentamente caratterizzate e conservate, poiché i loro habitat di diffusione sono continuamente aggrediti, per cui elevato è il rischio di erosione genetica ma anche di scomparsa della stessa specie.
L’attenzione, nell’ambito del progetto, si è soffermata sui seguenti gruppi dicolture:
Gruppo 1. Piante arboree
Gruppo1.1 Agrumi
Gruppo 1.2. Melograno
Gruppo2. Piante erbacee
Gruppo2.1. Cereali
Gruppo 2.2. Leguminose
Gruppo 2.3. Foraggere
Gruppo2.3.1. annuali
Gruppo2.3.2. polienni
Gruppo 3. Ortive
Gruppo3.1. da pieno campo
Gruppo3.2. da orti familiari e suburbani; specie spontanee fitoalimurgicheannuali e poliennali.
Gruppo 4. Piante ornamentali